Quante volte ci nascondiamo dietro una maschera? Quella di Superman, dei super eroi. Ognuno di noi indossa un ruolo, dimostrando, ciò che non è, del grande, del forte, per la paura di non essere accettati cosi come siamo.
Io posso raccontare la mia esperienza personale. Quante volte ho mostrato la forza che non avevo pur di non chiedere. “Ma io come posso chiedere aiuto? Sia mai!!!.. non ho bisogno di nessuno!”
Facendo un lavoro su di me, ho visto che cosa si nasconde dietro a questo atteggiamento: arroganza e presunzione, paura e difficoltà.
E se siamo cosi non riusciamo a capire, ad accogliere, ad accettare che altri abbiano bisogno. Con questo atteggiamento di chiusura ci possiamo permettere di non aiutare chi chiede aiuto, troppo impegnati con il nostro daffare, raccontando a noi stessi “in fondo Io ho fatto tutto da sola lo possono fare anche gli altri!.” E magari ci lamentiamo pure che nessuno ci aiuta!
Se torniamo indietro nei tempi i nostri nonni e genitori , non dimostravano mai la loro fragilità. Sulla loro pelle avevano vissuto la guerra, la sopravvivenza, quindi non si permettevano di contattare quella parte più fragile o sensibile di loro, perché equivaleva ad essere dei deboli.
Se pensiamo quante volte ci è stato detto da piccoli : “non è niente, non si piange perché è vergogna!!”. Quindi ci è stato insegnato a sopprimere le nostre emozioni, per non dimostrare la nostra parte più fragile, anche se più vera.
Sentire le nostre emozioni non è facile, per paura di vivere una vita vera, nella sua integrità, nella sua verità, accogliendo la grandezza di tutti gli aspetti umani che sono dentro di noi e che ci rendono unici.
Non dimostrare la fragilità, parte vera di noi, per paura di sembrare deboli, ci esclude dal conoscerci e rispettarci veramente, di riconoscere una parte importante di noi, che ci indica la via. Senza contare che ci preclude di costruire relazioni vere.
Certo non è facile chiedere aiuto e riconoscere i propri limiti, e ammettere di avere bisogno dell’altro! Pensiamo un attimo, i nostri nonni o genitori non li abbiamo quasi mai visti piangere perché gli era stato detto che se una persona dimostrava i propri sentimenti era un debole. Quanta sofferenza ingoiata da soli!
Perché non dire i nostri bisogni? Perché non ammettere ciò che proviamo? Il nostro vero sentire? Diamoci la possibilità di mostrarci per ciò che siamo. Come è bello vedere l’uomo di oggi che gioca con suo figlio e si commuove solo a guardarlo! Quanta bellezza c’è in quell’uomo o quella donna che lasciano cadere la maschera e mostrano le proprie emozioni!
O quando non puoi fare a meno di piangere, di chiedere aiuto perché ti rendi conto che tu da solo non puoi niente? Bello e funzionale chiedere aiuto e lasciare che le nostre emozioni fluiscano e ci alleggeriscono.
La vita è meravigliosa, ci porta sempre a sentire la bellezza di un’emozione vissuta senza sentire la vergogna di mostrarsi per quello che siamo. Ed ecco a quel punto è lì che finalmente contattiamo quella parte di noi quella vera, mostrando la nostra bellezza, nell’essere noi stessi.
Oggi ho compreso che non c’è forza più grande di chi ha il coraggio di mostrare se stesso così come è, nella sua verità e che la vita non è una gara a chi è più forte, ma ci insegna che senza l’altro non siamo nulla e che ne abbiamo bisogno.
Impariamo a sostenerci e aiutarci perché è attraverso l’ unione che diveniamo veramente forti.
Accettare la nostra fragilità permette di reintegrare una parte di noi importante che avevamo escluso. Scoprire quanta forza ci vuole nell’essere fragili, veri, autentici, riconoscendo così la bellezza dell’essere belli semplicemente così come siamo.
SILVIA MICHELI insegnante di meditazione presso il centro SI.AMO a Prato.